Integrati al 100% gli importi pensionistici fino a 4 volte il minimo.


Ne Il Sole 24 Ore del 13 marzo 2020 (Antonello Orlando e Matteo Prioshi – Settore Norme Tributi Previdenza), è stata data notizia che con la mensilità di aprile e per gli importi pensionistici oltre a 3 e fino a 4 volte il trattamento minimo (per il 2020 pari ad € 515,17 lordi al mese) ai pensionati rientranti in tale fascia, sarà messo in pagamento l’assegno nella misura stabilita dalla Legge di Bilancio 2020.

L’ultima manovra ha ulteriormente modificato la materia delle perequazioni con un nuovo meccanismo diverso rispetto a quello del triennio 2019-2021 dove era previsto un adeguamento pieno (100%) solo per gli importi fino a 3 volte il minimo mentre per i trattamenti superiori a 3 ma compresi entro 4 volte il minimo, la manovra aveva stabilito il riconoscimento del 97% della rivalutazione. Ecco che ora, per questa stessa fascia la rivalutazione è stata portata al 100%.

Questo comporta che nelle pensioni di aprile l’Inps, a chi di diritto, riconoscerà la rivalutazione al 100%, arretrati compresi, dell’assegno visto il mancato adeguamento nei pagamenti di gennaio, febbraio e marzo.

Si tratta di importi molto centenuti, ma dovuti, visto che l’inflazione rilevata (da cui perequazione) è stata pari allo 0,4% anche le pensioni lorde comprese fra 3 e 4 volte il trattamento minimo invece che dello 0,388% vengono aumentate dello 0,400% (ad esempio invece di incassare 2.007,80 euro lordi mese si ne ricevono 2.008,00).

Padova, 18 marzo 2020


Associazione Pensionati Cassa di Risparmio del Veneto

Pierluigi Sandon