Legge di Bilancio 2020 e detrazioni


La Legge di Bilancio 2020 prevede che, in sede di dichiarazione dei redditi, siano detraibili solo le spese effettuate mediante strumenti tracciabili (comma 679).
Ovviamente, questo vale per le spese dal 1° gennaio 2020, che saranno portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2021 relativa all'anno 2020.
Le spese con pagamento in contanti non possono quindi essere portate in detrazione, tranne che nei casi particolari di seguito precisati.

Il comma 680, infatti, recita:
"La disposizione di cui al comma 679 non si applica alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale".

Ricordiamo che la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento si applica agli oneri indicati nell'articolo 15 del TUIR che includono, oltre alle spese mediche citate, anche:

  • Interessi passivi mutui prima casa
  • Intermediazioni immobiliari per abitazione principale
  • Spese veterinarie
  • Spese funebri
  • Frequenza scuole e università
  • Assicurazioni rischio morte
  • Erogazioni liberali
  • Iscrizione ragazzi ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi
  • Affitti studenti universitari
  • Canoni abitazione principale
  • Addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza
  • Abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale
  • Assicurazioni per rischio eventi naturali su abitazioni
  • Spese per strumenti e sussidi per DSA (Disturbi Specifici Apprendimento)

Riassumendo, quindi, per portare in detrazione le spese

  • medicinali, dispositivi medici, prestazioni del SSN e delle strutture accreditate possono essere pagati anche per contanti;
  • le prestazioni di un medico privato o in una clinica non convenzionata devono essere effettuate con mezzi di pagamento tracciabili, pena l'indeducibilità della quota rimasta a nostro carico dopo il parziale rimborso del Fondo Sanitario;
  • le altre tipologie di spese elencate sopra devono essere pagate con strumenti tracciabili.

Come strumenti tracciabili si intendono bonifici (bancari e postali), bancomat, carte di credito e carte prepagate, assegni circolari e/o bancari.

Nella gran parte dei casi, la soluzione più semplice è usare sempre bancomat o carta di credito.

IMPORTANTE: dal momento che nel 2021, ai fini del visto di conformità sul modello 730, verranno richieste le prove dei pagamenti tracciati, è caldamente consigliato archiviare la pezza giustificativa del pagamento (copia assegno o bonifico, ricevuta della strisciata del bancomat, carta credito o debito) insieme al documento di spesa pagato.


Fondo Sanitario Integrativo

Quanto detto si applica solo alla detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Ad oggi, il sito del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo non riporta alcuna informazione su questo tema e quindi nulla dovrebbe cambiare per i rimborsi FSI.
In altre parole, in caso di spese sostenute con pagamento in contanti, il FSI dovrebbe comunque rimborsare la quota dovuta; in questo caso non si potrà però portare in detrazione la parte rimanente a carico dell'iscritto.

Altri dettagli: Commercialista Telematico

Gazzetta Ufficiale n.304 del 30/12/2019: Legge di bilancio 2020
(comma 679, 680 pag.117)

Padova, 8 gennaio 2020


Associazione Pensionati Cassa di Risparmio del Veneto