La fusione del Fondo Pensione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
nel Fondo Pensione di Intesa Sanpaolo



Dal 2017 i pensionati della ex Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo sono coinvolti nell'operazione di fusione concordata dalla Banca e dai Sindacati.

Ricordiamo che secondo lo Statuto in vigore fino al 31/12/2018 la Cassa di Previdenza Cariparo era articolata in tre sezioni:

  1. Sezione Pensionati Fondo con natura di regime a prestazione definita, a cui sono iscritti i pensionati del "Fondo" alla data del 30 giugno 1998 o i loro superstiti.
  2. Sezione Pensionati ex F.I.P. con natura di regime a prestazione definita, a cui sono iscritti i pensionati del "F.I.P." alla data del 30 giugno 1998 o i loro superstiti.
  3. Sezione a contribuzione definita con natura di regime a contribuzione definita, a cui sono iscritti i dipendenti in servizio alla data del 30 giugno 1998.

Semplificando, i pensionati a prestazione definita sono coloro che percepiscono, oltre alla pensione INPS, la pensione integrativa della Cassa di Previdenza, ed, eventualmente, una seconda pensione integrativa "ex F.I.P.".

I pensionati a contribuzione definita sono invece coloro che hanno percepito lo "zainetto" all'atto della cessazione del rapporto di lavoro, ma conservano ancora il diritto ad incassare eventuali plusvalenze rinvenienti dalla vendita degli immobili della loro sezione.


Vediamo ora come cambiano le cose in seguito agli accordi fra Azienda e Sindacati.


PENSIONATI A CONTRIBUZIONE DEFINITA

Con accordo del 27/09/2017, Azienda e Sindacati, le c.d. Fonti Istitutive, stabilirono di "disporre il trasferimento collettivo delle posizioni a contribuzione definita in essere presso la specifica sezione della Cassa di Previdenza CRP nel Fondo Pensione ISP".
L'accordo prevede inoltre che il "Fondo plusvalenze" venga trasferito in una apposita sezione "Comparto ex CRP". Qualora al 31/12/2020 rimanga una quota di patrimonio immobiliare invenduta, la stessa sarà oggetto di perizia da parte di società specializzate e traferita in un comparto del Fondo ISP.
Le eventuali plusvalenze saranno allora ripartite fra gli aventi diritto (pensionati a contribuzione definita o loro superstiti).
A questo punto cesserà ogni rapporto fra pensionati e Fondo ISP.

La Cassa di Previdenza della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo "recepì" l'accordo, modificando di conseguenza lo statuto ed eliminando completamente il Titolo 5, relativo alla Sezione a Contribuzione Definita.
Nonostante l'Associazione avesse dato ai suoi iscritti l'indicazione di votare "NO" al referendum per l'approvazione del nuovo statuto, questo fu approvato dalla maggioranza dei votanti.
Gli iscritti a contribuzione definita ancora in servizio furono trasferiti al Fondo ISP dal 1/01/2018 mentre i pensionati a contribuzione definita non hanno più fatto parte della Cassa di Previdenza Cariparo ma non sono stati trasferiti nel Fondo ISP.
Solo a dicembre 2019 abbiamo saputo che i pensionati in questione non potevano essere iscritti al Fondo ISP per "vincoli statutari".
E' evidente che non è stata data piena attuazione all'accordo sindacale e che i pensionati, non essendo iscritti al Fondo ISP, non hanno alcun modo di controllare come verranno gestiti i loro interessi da qui al 31/12/2020.


PENSIONATI A PRESTAZIONE DEFINITA

Con accordo del 26/07/2018, Azienda e Sindacati stabilirono che il Fondo Cariparo (nelle due Sezioni a prestazione definita) sarebbe confluito nel Fondo di Gruppo (ex Banco di Napoli).
Nell'occasione agli interessati sarebbe stata data la possibilità di capitalizzare la rendita ricevendo uno "zainetto" e chiudendo poi ogni rapporto con il Fondo ISP.
A fine dicembre 2018 la Cassa di Previdenza della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha inviato a tutti gli interessati la proposta per la capitalizzazione. Purtroppo, in una ottantina di casi, i conteggi sono risultati errati.
L'Associazione, di fronte ai dubbi sollevati dai soci sulla scelta da fare e all'incertezza sulla correttezza degli importi proposti, ha cercato di fornire tutte le informazioni possibili con email, sms, incontri convocati a Padova e Rovigo, colloqui presso la sede di Padova.
Allo stato attuale, ci risulta che le nuove proposte con i dati corretti sono state inviate a tutti gli interessati e quindi i pensionati possono decidere la scelta da fare.
Ricordiamo che l'Associazione consiglia di accettare la capitalizzazione per coloro che hanno la pensione "ex F.I.P.", mentre la scelta se capitalizzare o meno la pensione integrativa va fatta in base alle esigenze personali e familiari.


Sul sito dello Studio Iacoviello in questa pagina potete trovare tutti i dettagli dell'operazione con gli approfondimenti legali e fiscali.


L'Associazione ha inviato una PEC alla Cassa di Previdenza della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per esprimere il suo disappunto per come è stata gestita la trasformazione per i pensionati a retribuzione definita e per il disagio arrecato ai propri iscritti.
Il testo della lettera può essere visualizzato nell'area riservata del nostro sito, cui si accede con Login.


L'Associazione ha anche predisposto una lettera che verrà inviata al fondo ISP con la firma degli iscritti a contribuzione definita che vorranno aderire. Anche questa lettera può essere visualizzata nell'area riservata ed esprime la protesta dei pensionati per la mancata attuazione dell'accordo del 27/09/2017.
Tutti coloro che condividono il contenuto della lettera possono passare in Associazione entro fine marzo per firmare il documento.


04 marzo 2019


Associazione Pensionati Cassa di Risparmio del Veneto




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