Il ricorso alla Corte di Giustizia Europea con Sede a Strasburgo.
Proposta dello Studio Legale Iacoviello.



E’ a tutti noto, che la Corte Costituzionale con sentenza n. 250/17 dell'1/12/2017 ha respinto le eccezioni di incostituzionalità del Decreto n. 60/2015 emanato dal Governo allora in carica che, nonostante un precedente parere di incostituzionalità, ribadiva il blocco, per gli anni 2012 - 2013, della perequazione per le pensioni INPS superiori a tre volte il minimo.

Lo Studio Iacoviello, legale di riferimento della FAP – Federazione delle Associazioni Pensionati del Credito - a cui aderisce anche la nostra Associazione, propone ora di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea con sede a Strasburgo.

Questo tribunale internazionale, istituito nel 1959, ha il potere di condannare gli Stati se non rispettano i diritti garantiti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (art.6).
Fra questi diritti vi è quello ad un processo equo ed imparziale, in cui un Governo non può annullare con una legge una sentenza già emessa poiché, nella divisione fra i poteri dello Stato, spetta solo ai Giudici emanare le sentenze ed il Governo non può interferire su di esse. La Corte di Strasburgo può quindi condannare gli Stati a risarcire direttamente i singoli cittadini che non hanno avuto un giusto processo.

Ognuno deve decidere personalmente se ritiene opportuna ed utile questa iniziativa.

Per poter aderire è necessario dare un nuovo incarico allo Studio Legale, conferendogli regolare delega.
Sul sito (www.iacoviello.it) oltre che tutta la documentazione relativa alla vicenda della mancata perequazione e i testi della sentenza della Corte Costituzionale, potete trovare la modulistica - lettera d’incarico e nuovo mandato - per aderire alla nuova iniziativa, nonché la quantificazione dei costi da sostenere, precisando peraltro che tutti coloro che hanno precedentemente dato mandato allo Studio Iacoviello per la causa nei confronti dell’INPS, hanno ricevuto o dovrebbero aver già ricevuto personalmente tutta la documentazione necessaria.

Va qui ribadito e precisato che per ottenere giustizia alla Corte di Strasburgo è necessario che ogni interessato presenti un suo ricorso personale entro mesi 6 (sei) dalla sentenza della Corte Costituzionale di dicembre 2017 (di massima entro fine maggio 2018) e che la sentenza della Corte Europea di Strasburgo vale solo per chi ha fatto causa, non riflettendo gli eventuali benefici su coloro che sono rimasti inerti.


Padova, 12/02/2018

Associazione Pensionati Cassa di Risparmio del Veneto