IMU e TASI – Come sanare l'omesso o insufficiente versamento

La violazione per l'omesso o insufficiente versamento dell'Imu o della Tasi, in acconto o a saldo per il 2014, può essere sanato con il “ravvedimento operoso” e con uno sconto del 30% sulle sanzioni ordinarie, purché effettuato entro il 30 giugno 2015.

Per sanare acconto e saldo per tutto il 2014 si dovrà versare Imu e Tasi dovute e la sanzione ridotta comprensiva degli interessi dell'1% annuo da calcolarsi rapportati agli effettivi giorni di ritardo.

Un vincolo di cui tener conto è che, per ottenere il così detto sconto, la violazione non deve essere stata già contestata e comunque non siano iniziati accertamenti, verifiche, ispezioni o altre attività amministrative da parte degli uffici tributari.

La sanzione ordinaria per l'omesso o insufficiente versamento dell'Imu e della Tasi (come del resto anche della Tari) è del 30% dell'importo non versato (art. 13 Dlgs 471/97 e art. 1 comma 695 L. 147/2013) ma con il ravvedimento operoso è ridotto:

• allo 0,2% per giorno per i primi 14 giorni di ritardo (cosi detto ravvedimento “sprint”);
• al 3% dal quindicesimo al trentesimo giorno di ritardo (art. 13 comma 1 lett. a Dlgs 472/1997);
• al 3,75% dal trentunesimo giorno di ritardo fino al 30 giugno 2015, termine stabilito per la presentazione dell'eventuale dichiarazione relativa all'anno in cui è stata commessa la violazione (art. 13 comma 1 lett. b Dlgs 472/1997).

• se la regolarizzazione avviene dopo 10 giorni dalla scadenza la sanzione è pari al 2%;
• se la regolarizzazione avviene dopo 14 giorni dalla scadenza la sanzione è pari al 2,8%;
• un esempio per tutti: se un contribuente non ha provveduto al versamento del saldo Tasi pari ad € 559,00 e ha deciso di regolarlo il 31.12.2014, provvederà con il ravvedimento operoso “sprint” a versare un saldo di € 576,00 di cui € 16,77 di sanzione (559 x 3%) ed € 0,23 di interessi (559 x 15 gg x 1%/365).

Padova, 22/12/2014

Associazione Pensionati Cassa di Risparmio del Veneto

Pierluigi Sandon