Rivalutazione delle pensioni

Pubblicato il DM che fissa il tasso di rivalutazione degli assegni.

Il Decreto del MEF (Ministero dell'Economia) del 20 novembre scorso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 2 dicembre 2014, ha stabilito che il valore provvisorio di rivalutazione delle pensioni per l'anno 2015 è dello 0,3%, decretando inoltre che quello definitivo per il 2014 è dell'1,1% invece dell'1,2% applicato, in via provvisoria, quest'anno.

Quale conseguenza poi delle regole introdotte dalla Legge di Stabilità del 2014 la rivalutazione dello 0,3% si applicherà solo agli importi fino a tre volte il valore minimo pensionistico in corso, ovvero fino a € 1.502,64 mensili lordi.

Anche quest'anno dunque una delusione per noi pensionati!

Chi sperava in una rivalutazione, magari consistente, dell'assegno per il prossimo anno (2015) non solo rimarrà contrariato, ma dovrà anche rinunciare allo 0,1% sulla rivalutazione dell'assegno ottenuta per il 2014.

La causa di tali decisioni è la frenata dell'inflazione registrata nel corso del 2014 che, così come calcolata dall'Istat, determina un contenimento della rivalutazione degli assegni previdenziali.

Quale conseguenza ed effetto delle indicazioni contenute nel Decreto è pure il cambiamento di valore del così detto trattamento minimo pensionistico che per il 2014 si stabilizza in € 500,88, mentre per il 2015 sarà di € 502,38.

Come e dove si applica la rivalutazione?

La rivalutazione, con il tasso dello 0,3%, si applica solo agli importi fino a 3 volte il valore minimo pensionistico definito per l'anno in corso (ovvero 1.502,64 euro lordi al mese), lo 0,285% per gli assegni oltre il 3 e fino a 4 volte il minimo, mentre per gli assegni oltre al 4 e fino a 5 volte il minimo questo scende allo 0,225% e per quelli oltre il 5 e fino a 6 si applica lo 0,150% mentre oltre il 6 volte il minimo si applica lo 0,135%.

Per quanto riguarda invece i percettori delle cosi dette “pensioni d'oro” essi continueranno a sottostare al prelievo di solidarietà che scatta per gli assegni superiori a 14 volte il minimo.

Alla luce dei dati aggiornati, il prelievo sarà del 6% per gli assegni oltre € 7.012,32 e fino a € 10.017,60 d'importo mensile lordo, del 12% per la fascia che va tra € 10.017,60 e € 15.026,40 sempre d'importo mensile lordo e del 18% per gli assegni eccedenti quest'ultimo limite.

Nelle prossime settimane l'Inps comunicherà ufficialmente, con propria circolare, tutti gli importi, compreso il recupero riguardante l'anno in corso, ovvero quanta parte della pensione incassata nell'anno andrà restituita in base alla differenza di calcolo fra il valore provvisorio e quello definitivo della rivalutazione delle pensioni 2014.

Per rafforzare ulteriormente l'informazione in materia, si allegano le tabelle più sotto raffigurate.


Tabelle riepilogative

[tratte da Il Sole 24 ORE – Matteo Prioschi]

Incremento dell'importo delle pensioni nel 2015

Valori mensili lordi

Fascia Importo Indicizzazione Tasso di rivalutazione effettivo
Fino a 3 volte il minimo Fino a 1.502,64 € 100% 0,300%
Oltre 3 e fino a 4 volte il min. Oltre 1.502,64 e fino a 2.003,52 € 95% 0,285%
Oltre 4 e fino a 5 volte il min. Oltre 2.003,52 e fino a 2.504,40 € 75% 0,225%
Oltre 5 e fino a 6 volte il min. Oltre 2.504,40 e fino a 3.005,28 € 50% 0,150%
Oltre 6 volte il minimo * Oltre 3.005,28 € 45% 0,135%
* senza considerare il contributo di solidarietà

Quando scatta il contributo di solidarietà nel 2015
Fascia Importo Prelievo
Oltre 14 volte e fino a 20 volte il minimo Oltre 7.012,32 e fino a 10.017,60 € 6%
Oltre 20 volte e fino a 30 volte il minimo Oltre 10.017,60 e fino a 15.026,40 € 12%
Oltre 30 volte il minimo Oltre 15.026,40 € 12%


Associazione Pensionati Cassa di Risparmio del Veneto

Pierluigi Sandon